Mandato 2020 a evangelizzatori e catechisti in due momenti: sabato 26 settembre (ore 15.30) a S. Marco con il Patriarca e dei rappresentanti, poi nelle parrocchie

L’emergenza Covid-19 non permette di celebrare il Mandato 2020 nella forma che conosciamo e riunire tutti coloro che sono impegnati nel servizio di annuncio e di evangelizzazione attorno al Vescovo. La Basilica di San Marco ha, in questo momento, una limitazione dei posti a sedere per cui può contenere circa 180 persone. “Crediamo però – scrive l’Ufficio catechistico diocesano in un’apposita comunicazione – che questo gesto diocesano sia quanto mai importante oggi, proprio per raccogliere insieme le sfide a cui sono chiamati quanti si spendono nella catechesi e l’annuncio del Vangelo. Non si tratta solo di obbedire alle esigenze e alle attenzioni sanitarie, ma di mettersi in ascolto dello Spirito Santo, ritrovare il senso profondo del proprio servizio, nuovo slancio apostolico-missionario, creatività nell’azione”.

Il Mandato di quest’anno è stato pensato in 2 momenti: il primo sarà diocesano ed è confermato per sabato 26 settembre 2020, dalle ore 15.30 alle 17.00, nella basilica cattedrale di S. Marco a Venezia con il Patriarca Francesco; il secondo sarà parrocchiale in data, orario e luogo che ogni comunità potrà fissare liberamente (in coincidenza, comunque, con l’inizio delle attività catechistiche).

L’appuntamento del 26 settembre sarà vissuto a S. Marco in forma di rappresentanza (sacerdoti, diaconi, religiosi, catechisti parrocchiali, associazioni e movimenti, insegnanti ecc.), convocati dal Patriarca Francesco per essere mandati. Non verrà celebrata l’Eucarestia, ma si svolgerà una liturgia della Parola con un’istruzione del Vescovo.

Quanto alle modalità e ai criteri di partecipazione in Basilica:

  • tramite i vicari foranei si cercherà di garantire una rappresentanza dei sacerdoti diocesani, così come per i diaconi e le/i religiose/i;
  • gli animatori dei Gruppi di ascolto saranno presenti attraverso alcuni membri della Commissione diocesana;
  • le aggregazioni laicali verranno contattate attraverso i loro responsabili diocesani e la stessa cosa vale per gli insegnanti di religione o altre “categorie” generalmente invitate.

Ogni parrocchia è chiamata ad individuare un/una persona da segnalare alla segreteria organizzativa, che sia disponibile a garantire non solo una presenza consapevole in Basilica, ma anche una testimonianza successiva nella comunità parrocchiale (v. righe seguenti).

Un secondo momento sarà poi vissuto in parrocchia (o anche a livello di collaborazione pastorale), cercando di favorire la maggiore partecipazione possibile di tutti coloro che sono chiamati a servire nell’ambito dell’evangelizzazione, in stretta collaborazione con il parroco. Quest’ultimo, e il rappresentante che ha partecipato il 26 settembre, saranno segno vivo della comunione con il Vescovo e di tutta la Chiesa che è in Venezia.

Per molte parrocchie questo Mandato “parrocchiale” – a seguito dell’appuntamento diocesano – in realtà è già una prassi e il gesto potrà essere compiuto all’interno di una celebrazione eucaristica domenicale (come in uso in molte realtà) o in un momento “dedicato” e ai fini di garantire la presenza fisica di più persone (viste le limitazioni dei posti all’interno delle nostre chiese), come ciascuno comunque riterrà opportuno. Per questo secondo momento verrà inviato alle parrocchie uno schema e dei testi da poter liberamente utilizzare e riaggiustare a seconda delle esigenze.

Il/la catechista che rappresenterà la parrocchia va segnalato/a entro e non oltre venerdì 25 settembre 2020 esclusivamente dal parroco o dal viceparroco – indicando nome, cognome e numero di telefono – all’email catechistico@patriarcatovenezia.it . Tale raccolta servirà a creare una lista di partecipanti da spuntare alla porta della Basilica. Tutti i partecipanti all’appuntamento diocesano si dovranno presentare sabato 26 settembre alla Porta dei Fiori (in piazzetta dei Leoncini) a partire dalle ore 15.00 e dovranno rispettare le norme anti-Covid già in vigore per l’accesso ai luoghi di culto.

Nel secondo momento vissuto a livello parrocchiale si intende proporre a tale catechista-rappresentante di farsi testimone, anche attraverso un breve intervento o qualche frase colta dall’istruzione del Patriarca o tramite un gesto, di questo legame che lui/lei ha incarnato vivendo, in prima persona, il suo essere un “mandato” dal Vescovo, assieme al sacerdote, nei confronti di tutta la comunità parrocchiale. E questo richiede quindi che la persona sia scelta con cura.

Per chiarimenti o ulteriori informazioni si può fare riferimento alla segreteria dell’Ufficio catechistico diocesano: tel. 0412702462.

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