L’ecologia integrale, cioè l’attenzione al legame indissolubile fra natura e uomo, sarà uno dei temi di fondo del nuovo triennio della Fondazione Marcianum. È da poco stato rinnovato, infatti – proprio per la durata di tre anni – il consiglio di amministrazione della fondazione nata nel 2008 con sede alla Salute a Venezia.
«Non è tanto per seguire una moda – sottolinea il confermato presidente del Marcianum, Roberto Crosta – quanto per percorrere ancora con interesse la Laudato si’, l’enciclica di Papa Francesco che ha ancora molto da farci sapere e da domandarci». Il nuovo triennio della Fondazione sarà caratterizzato da tre temi, uno per anno; la loro individuazione complessiva è prossima, «ma è molto probabile – riprende Crosta – che un altro ambito su cui lavorare sarà quello delle nuove tecnologie applicate al lavoro». Non solo temi ed eventi di rilievo, però: «L’intenzione è anche di proseguire con il lavoro condotto nelle scuole. Porteremo negli istituti, per dialogare e confrontarsi con gli studenti, imprenditori, sindacalisti e testimonial; l’obiettivo è declinare il messaggio del Vangelo nell’oggi, negli ambiti più rilevanti della società, della cultura e dell’economia».
Nel rinnovato consiglio del Marcianum, il Patriarca, oltre a Roberto Crosta, ha confermato i consiglieri don Fabrizio Favaro, don Angelo Pagan, Giampiero Menegazzo (Confindustria Venezia
e Rovigo) e Roberto Senigaglia (avvocato e docente). Ma ci sono anche nomi nuovi: come quello di Maria Francesca Guiso, fino all’anno scorso responsabile regionale per le scuole del Veneto sui temi della legalità, o quello di don Fabio Longoni. Da segnalare anche l’ingresso di don Francesco Marchesi che, da responsabile in Diocesi della Pastorale scolastica, accompagnerà le iniziative della Fondazione nelle scuole.
Giorgio Malavasi
(da Gente Veneta n. 37/2019)