“Alleanza donna e uomo: diritti, limiti e risorse”: giovedì 11 ottobre a Venezia (Scuola Grande S. Rocco, ore 17.00) l’incontro con Marta Rodriguez, Adelchi d’Ippolito, Agnese Lunardelli, Alessandra Nigri e il Patriarca Moraglia

Ricomprendere la polarità, la differenza e l’alleanza uomo-donna in una prospettiva nuova e attraverso un’indagine multidisciplinare, che tenga conto della prospettiva filosofica e antropologica ma anche di quella sociale e giuridica: è l’obiettivo del convegno “Alleanza donna e uomo: diritti, limiti, risorse” che si svolgerà a Venezia, presso la Scuola Grande di San Rocco, giovedì 11 ottobre 2018 con inizio alle ore 17.00.

Vi parteciperà il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, che terrà le conclusioni, e interverranno nell’occasione la prof.ssa Marta Rodriguez, Direttrice dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna (Issd) e il consigliere Adelchi d’Ippolito, Procuratore della Repubblica Vicario di Venezia. Saranno, inoltre, proposte le testimonianze di Agnese Lunardelli, Presidente della PMI – Confindustria Venezia e Alessandra Nigri, consulente finanziario.

L’iniziativa è promossa dall’Ufficio Cultura del Patriarcato di Venezia in collaborazione con l’Istituto di Studi Superiori sulla Donna – Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, la sezione veneziana dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani e la Scuola diocesana di Teologia S. Marco Evangelista; l’incontro coincide tra l’altro anche con la prolusione di inizio anno accademico della Scuola teologica diocesana per le zona di Venezia, Mestre e terraferma ma sarà, nel contempo, aperto a tutte le persone interessate.

“L’alleanza dell’uomo e della donna – osservava un anno fa Papa Francesco – è chiamata a prendere nelle sue mani la regia dell’intera società. Questo è un invito alla responsabilità per il mondo, nella cultura e nella politica, nel lavoro e nell’economia; e anche nella Chiesa. Non si tratta semplicemente di pari opportunità o di riconoscimento reciproco. Si tratta soprattutto di intesa degli uomini e delle donne sul senso della vita e sul cammino dei popoli. L’uomo e la donna non sono chiamati soltanto a parlarsi d’amore, ma a parlarsi, con amore, di ciò che devono fare perché la convivenza umana si realizzi nella luce dell’amore di Dio per ogni creatura. Parlarsi e allearsi, perché nessuno dei due – né l’uomo da solo, né la donna da sola – è in grado di assumersi questa responsabilità”. È essenziale – per gli organizzatori dell’incontro – la necessità di riscoprire e ricomprendere quest’alleanza, sapendo cogliere e valorizzare la differenza tra uomo e donna (iniziando dalla grammatica del corpo) come risorsa e valore aggiunto – e non come limite – per ritrovarsi in un più proficuo incontro.

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