“Nessuno fuori gioco”: a Catene uno specialissimo torneo di calcio a 5 organizzato dai giovani delle “72 ore”

Domenica 26 giugno il sole è alto e il caldo si fa sentire. Sul campo da calcetto si stanno dando battaglia una decina di ragazzi che arrivano da lontano. Kenya, Mali e Nigeria: sono queste solo alcune delle terre da cui provengono i protagonisti della finale del torneo di calcio a 5 “Nessuno Fuorigioco”, organizzato al parco di Catene di Marghera dai ragazzi di Prove di un Mondo Nuovo, già protagonisti in questi anni grazie del progetto di volontariato “72 ore con le maniche in su”. Questa volta però l’associazione ha voluto sperimentare qualcosa di nuovo: «L’idea era quella di permettere ai ragazzi che hanno partecipato alle 72 ore e anche ad altri giovani della zona di conoscere, in un contesto diverso, gli ospiti di alcune delle realtà con cui collaboriamo per realizzare il nostro progetto di volontariato»: queste le parole di Denis Baldan, uno dei fondatori del gruppo. Al torneo hanno infatti partecipato, oltre ad alcune squadre di ragazzi, anche due team composti dagli ospiti di due strutture della Provincia: Casa San Raffaele, il centro gestito dalla Caritas che a Mira si occupa di prima accoglienza per persone straniere, e Emmaus, la comunità di recupero per tossicodipendenti, a Zelarino, gestita dall’Opera Santa Maria della Carità, nonché due altre squadre formate da migranti che alloggiano nei centri di Malcontenta e Mariport. «L’occasione mi sembra sia stata sfruttata al meglio, si potrebbe anche ripetere l’iniziativa», dice soddisfatto, a fine giornata, il vicario episcopale don Dino Pistolato, arrivato per premiare tutti i partecipanti con magliette e medaglie offerte dall’Associazione “Il Buon Samaritano” Onlus, finanziatrice dell’evento.

(Gianni Pigato)

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