Conferenza Episcopale Triveneta
Ufficio stampa
Zelarino, 2 dicembre 2008
Scuole in difficoltà: prima riunione del comitato promosso dai Vescovi triveneti
Previste nuove forme di mobilitazione per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulla grave situazione delle scuole paritarie e sulla grande risorsa della ‘scuola libera’
Si riunirà per la prima volta domani pomeriggio, mercoledì 3 dicembre, nella sede della Conferenza Episcopale Triveneta a Zelarino (Venezia) lo speciale comitato voluto dai Vescovi del Nordest per seguire costantemente l’attuale e grave situazione delle scuole paritarie. All’ordine del giorno, tra l’altro, vi è lo studio di adeguate forme di mobilitazione e sensibilizzazione sui problemi esistenti per mettere in evidenza – nei riguardi delle istituzioni e dell’opinione pubblica – il valore e la risorsa della scuola libera nella vita delle famiglie e nello sviluppo di un territorio.
L’incontro del comitato sarà presieduto dal vescovo di Vicenza mons. Cesare Nosiglia e coordinato da don Edmondo Lanciarotta della Commissione regionale della Cet per l’educazione cattolica, la scuola, la cultura e l’università. Parteciperanno alla riunione presidenti e responsabili delle principali organizzazioni ed associazioni cattoliche direttamente coinvolte nell’ambito della scuola (Fism, Fidae, Foe, Confap, Agidae, Usmi, Cism, Agesc ecc.) assieme ad alcuni esperti del settore. Si ritroveranno così i rappresentanti di tutti i soggetti interessati – parrocchie, istituti religiosi, enti di formazione, famiglie ecc. – ed impegnati quotidianamente nelle tantissime scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e secondarie, nei centri di formazione professionale del Triveneto.
Appena due settimane fa i Vescovi della Cet avevano espresso viva preoccupazione per ‘la situazione delle scuole paritarie in seguito alla difficoltà, sempre più forte, di usufruire delle legittime – pur limitate – forme di sostegno economico di cui le scuole hanno assolutamente bisogno per continuare a svolgere la loro funzione educativa’. Ai problemi esistenti da tempo si sono infatti aggiunte, in questi ultimi tempi, la decurtazione da parte dello Stato di una quota di 133 milioni annui destinati alle scuole per l’infanzia e le crescenti difficoltà di contributo, da parte di Regioni e Comuni, alle scuole paritarie per questioni di bilancio dovendo ottemperare al ‘patto di stabilità’.
La situazione più preoccupante è, soprattutto, quella delle scuole materne paritarie che – nel solo Veneto – accolgono quasi 100.000 bambini interessando il 75% della popolazione scolastica regionale con ben 1100 scuole e 3600 sezioni, 8200 dipendenti e 5200 insegnanti.
‘Il prezioso servizio educativo da esse svolto – avevano osservato i Vescovi del Nordest – costituisce oltretutto una fonte di risparmio per lo Stato, la Regione e gli Enti locali. La chiusura di queste scuole, scelta dolorosa ma inevitabile se permane l’attuale situazione di sospensione o non conferma dei contributi dovuti, comporterebbe un ben più pesante aggravio alle finanze pubbliche’.
Info 041/959999