Oasis da Venezia ad Al Azhar (Il Cairo)

Patriarcato di Venezia Ufficio stampa

Il Cairo, 21 giugno 2006

Oasis da Venezia ad Al Azhar (Il Cairo)

Ieri mattina, martedì 20 giugno 2006, il Comitato scientifico della rivista Oasis – nell’ambito del suo incontro in corso quest’anno al Cairo e guidato dal card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia – si è recato in visita dal Rettore dell’Università islamica Al Azhar, la più importante istituzione culturale del mondo arabo, Ahmed et – Tayyeb.
L’incontro, durato circa due ore e mezzo, in un clima di grande cordialità, è stato aperto da un intervento del rettore stesso che ha poi lasciato lo spazio per un dialogo libero tra i presenti, oltre una cinquantina di partecipanti del Comitato di Oasis e una ventina di docenti di varie discipline della sua stessa Università.
Il dialogo è partito dal tema della salvezza dell’uomo, questione centrale per le religioni monoteistiche per poi affrontare altre questioni fondamentali per l’esperienza di cristiani e musulmani, trattate sia in chiave teologica che storica. Molteplici le domande e gli approfondimenti su diritti umani, questione femminile, rapporto tra l’islam e la modernità.
Il Rettore, in particolare, ha insistito sull’amicizia tra islam e cristianesimo e sulla continuità che lega intimamente le grandi religioni monoteistiche.
Nelle oltre due ore di dialogo, sempre ispirato a grande franchezza, sono emerse valutazioni di ordine diverso sull’attualità che si vive in Egitto e il Medio Oriente ed anche, con chiarezza, sugli elementi di differenza tra la fede cristiana e l’islam.
Al termine è stato ribadito l’impegno a continuare il dialogo ma anche a stabilire nuove forme di collaborazione tra istituzioni culturali italiane e Al Azhar che conta 400 mila studenti – di cui 15 mila provenienti da tutto il mondo – e 9.000 docenti.
Il Patriarca card. Angelo Scola ha espresso la sua gratitudine per la possibilità di un dialogo in cui ognuno ha potuto esprimersi e di un incontro che non è stato formale. Ha fatto poi emergere alcuni punti comuni come il desiderio di mostrare che le religioni, soprattutto quelle monoteiste, hanno una proposta di salvezza e di felicità da fare a tutti ma non ha taciuto anche le differenze radicali presenti tra le due religioni.
Alla luce della natura di Oasis – che non intende essere solo un luogo di pura riflessione intellettuale ma tessere una trama di rapporti – per il Patriarca l’incontro ad Al Azhar è stata un’importante conferma della scelta fatta fin dall’inizio di guardare all’islam ed entrare in rapporto con esso a partire dalla comunità cristiane che vivono nei paesi a grande maggioranza musulmana.
Questo metodo infatti, secondo il card. Scola, aiuta da una parte gli europei ad essere realisti nei confronti del tema dell’islam, dall’altra i cristiani dei paesi a maggioranza musulmana ad offrire un servizio di conoscenza necessaria alla Chiesa universale.
Il Comitato scientifico di Oasis – che si è riunito per la terza volta dalla sua fondazione e per la prima volta fuori Venezia – ha visto la partecipazione di cardinali, vescovi, studiosi di Europa ma anche di Pakistan, India, Indonesia, Ghana, Tunisia, Algeria, Siria, Arabia, oltre che dell’Egitto.
L’edizione di quest’anno è stato ulteriormente arricchita dalla scelta di tenere l’incontro in un Paese dove i cristiani sono minoranza e di aprire quindi l’incontro a musulmani ed ebrei. In particolare le relazioni di apertura della due giorni sul tema ‘Diritti fondamentali e democrazie’ sono state sviluppate da studiosi egiziani – sia cristiani che musulmani – e accompagnate da un intervento di Israel Singer, presidente del World Jewish Congress, giunto appositamente al Cairo da New York. La riflessione del Comitato ha posto in evidenza come sia bruciante in tutto il mondo la questione dei diritti fondamentali, come sia necessario conoscere a partire dalle esperienze e dalle testimonianze dirette di chi vive situazioni diverse in tutto il mondo, come questi diritti vadano tutelati, ma anche in cosa essi realmente consistano, quali i loro limiti e quale il loro reale e ultimo fondamento.
Dall’intensa comunicazione e scambio, è emersa tra i presenti la volontà di rafforzare e allargare la rete di rapporti di amicizia e conoscenza reciproca nel mondo, che caratterizza e definisce l’identità e il metodo di lavoro di Oasis, anche a partire da un arricchimento di testi e contributi della rivista (semestrale e plurilingue) ma anche del sito internet www.cisro.org. che si pone come luogo agevole per l’incontro assiduo tra tutti i componenti del comitato e di approfondimento e condivisione di temi e analisi con tutti gli interessati ai temi cari a Oasis.

condividi su