Nota di mons. Dino Pistolato, coordinatore della commissione Casa della Diocesi di Venezia, sulle dichiarazioni dell’Assessore Mara Rumiz sul tema della casa

Patriarcato di Venezia
Venezia, 4 novembre 2006

COMUNICATO STAMPA

In merito alle dichiarazioni rilasciate oggi alla stampa dall’assessore Mara Rumiz, mons. Dino Pistolato, direttore della Caritas e coordinatore dei lavori della Commissione diocesana sulla casa, desidera ricordare che ‘da anni ormai il Patriarcato è impegnato a impostare la gestione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici in modo attento soprattutto alle giovani famiglie’.
‘Durante la festa del Redentore del 2003 – ricorda mons. Pistolato – il Patriarca Angelo Scola nella sua omelia espresse l’intenzione della Diocesi di dare vita a una ‘commissione composta dai responsabili delle istituzioni ecclesiastiche dipendenti direttamente dalla diocesi, ai fini di esaminare l’attuale stato di locazione degli immobili di loro pertinenza e favorire, nella destinazione e nell’ammontare degli affitti, i giovani che intendono sposarsi’ e così è avvenuto’.
Costituita nei primi mesi del 2004 tale commissione, presieduta da mons. Angelo Centenaro, vicario episcopale per l’azione sociale e caritativa, chiuse dopo alcuni mesi il suo primo censimento, dal quale emerse questo quadro: le proprietà immobiliari delle quattro distinte istituzioni – l’Istituto diocesano per il Sostentamento del Clero, il Seminario, l’Opera S. Maria della Carità, l’Ente Diocesi Patriarcato di Venezia – consistono in circa 400 unità immobiliari, di cui 200 sono appartamenti. Di questi, solo 100 sono nel centro storico lagunare e sono tutti affittati.
‘Il monitoraggio ‘ osserva ancora mons. Pistolato – smontando vecchi pregiudizi, mise in evidenza che il patrimonio abitativo è pienamente utilizzato ed è gestito facendo attenzione alle capacità economiche degli inquilini. Dal 2004 a oggi, inoltre, come anche confermato durante il convegno sulla città di Venezia, svoltosi a S. Teodoro lo scorso 7 ottobre, nella decina di appartamenti che si sono resi disponibili dopo il decesso dei residenti, sono stati avviati lavori di restauro e messa a norma, e alcuni di essi sono già stati affittati a giovani famiglie’.

condividi su