Il Patriarca visita la Casa Famiglia S. Pio X alla Giudecca

Patriarcato di Venezia Ufficio stampa

Mestre-Venezia, 3 maggio 2005

Il Patriarca visita la Casa Famiglia S. Pio X alla Giudecca Giovedì 5 maggio alle 18.30 l’incontro del card. Scola con ospiti e operatori dell’Istituto che compie 95 anni. Venerdì 6 maggio un convegno sulla famiglia estesa.
Nel pomeriggio di giovedì 5 maggio il Patriarca card. Angelo Scola farà visita all’Istituto “Casa Famiglia S. Pio X” della Giudecca (Venezia) che ricorda in questi giorni il 95° anniversario della sua fondazione. Incontrerà ospiti, operatori e volontari e alle ore 18.30 presiederà la celebrazione dell’Eucaristia. La “Casa Famiglia S. Pio X” è una struttura che accoglie madri con figli o future mamme in difficoltà, fin dalla sua istituzione avvenuta nel 1910. Gestita da famiglie che fanno riferimento al cammino della Pastorale familiare diocesana, ospita attualmente sei mamme e otto bambini. A questa particolare realtà è dedicato inoltre il convegno che si svolgerà nella mattinata di venerdì 6 maggio, a partire dalle ore 9.00, presso la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista a Venezia, sul tema “La famiglia estesa: Casa famiglia San Pio X. La donna, la ricomposizione, la rete di sostegno”. Le esperienze maturate negli anni in questa Casa saranno presentate e messe a confronto con altre simili realizzate sul territorio veneziano e in Italia. Tra i vari esperti che interverranno, è prevista anche la presenza dello psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli.
Info 041/959999

Scheda
La “Casa Famiglia S. Pio X”, espressione della diocesi di Venezia, attualmente ospita sei mamme e otto bambini; l’accoglienza avviene su segnalazione dei Servizi Sociali o altri Enti territoriali. Le linee guida e gli obiettivi della Casa sono: l’offerta di uno stile di “vita familiare”, la promozione della donna, l’attenzione alla maternità, l’attenzione allo sviluppo equilibrato del bambino, lo sviluppo della capacità di legami affettivi e sociali, l’impegno a sostenere e ricostruire i rapporti familiari d’origine, il lavoro in rete con i Servizi e la collaborazione con enti, associazioni e parrocchie. La responsabilità e la gestione della Casa sono affidate a coppie di sposi che hanno principalmente il compito di rendere concreto e visibile uno stile di “vita familiare”. La Casa si avvale poi di un’équipe multiprofessionale coordinata da un’assistente sociale e che comprende una psicologa, una pedagogista, alcune educatrici ed operatrici socio-sanitarie. La struttura della Casa, dotata di ampi spazi, consente l’accoglienza simultanea di sei nuclei più uno di emergenza favorendo così l’importante opportunità per le ospiti di avere spazi collettivi e comunitari (cucina, sala da pranzo, sala giochi e giardino) ma anche stanze d’uso personale.

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